Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

L’Africa non fa notizia. Cronache e storie di un continente

Giulio Albanese

Finché si tratta di guerre, epidemie e cataclismi, un po’ di attenzione l’Africa riesce a guadagnarsela. Ma perché, in tutti gli altri casi, il continente più giovane e inquieto continua a non fare notizia? Perché i fenomeni che dal Maghreb al Sudafrica attraversano l’intero territorio africano passano normalmente inosservati, salvo essere considerati come un allarme quando arrivano a toccare (o anche solo a sfiorare) l’Europa e in particolare l’Italia? Sono le domande alle quali intende rispondere questo libro, nato dalla collaborazione fra tre delle più autorevoli firme di «Avvenire» sui temi africani. All’ampio quadro generale descritto dal missionario-reporter padre Giulio Albanese fanno seguito i contributi dei giornalisti Paolo M. Alfieri e Paolo Lambruschi, esperti rispettivamente dell’area subsahariana e del Corno d’Africa.

Giulio Albanese

Sacerdote dal 1986, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato nel 1997 la Missionary Service News Agency, successivamente divenuta Missionary International Service News Agency (MISNA).

Collabora con varie testate giornalistiche per i temi legati all’Africa e al Sud del mondo tra cui Avvenire, Limes, Nigrizia, Città Nuova, Messaggero di Sant’Antonio, Italia – Caritas, Radio Vaticana, Radio Svizzera e il Giornale Radio Rai. Dal febbraio del 2007 al giugno del 2014 ha insegnato “giornalismo missionario/giornalismo alternativo” presso la Pontificia Università Gregoriana (Pug) di Roma ed è stato fino al 2019 direttore delle riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie PP.OO.MM. – Missio Italia, Popoli e Missione e Il Ponte d’Oro. Dal gennaio 2018 è anche direttore responsabile della rivista Amici di Follereau. Inoltre è stato membro del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della Conferenza episcopale italiana (Cei) dal marzo 2012 al marzo del 2022. Dal marzo 2019 è editorialista dell’Osservatore Romano. Nel marzo 2023 è nominato direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e dell’Ufficio per le cooperazione missionaria tra le Chiese del Vicariato di Roma.

È anche autore di alcuni saggi legati alla geopolitica, al giornalismo e alla teologia missionaria.

Nel luglio del 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito del titolo di Grande ufficiale della Repubblica Italiana per meriti giornalistici nel Sud del mondo.

In questi anni ha vinto 20 premi giornalistici e 4 letterari. Tra questi Il Premiolino (Milano 2001), il Premio Saint Vincent (Roma 2002), il Premio Letterario Città di Latina (Latina, 2004), il Premio Letterario Città di Melfi (Melfi, 2004). Il 2 luglio 2015, l’Accademia Bonifaciana di Anagni, su proposta del Rettore Sante De Angelis, gli conferisce il Premio Internazionale Bonifacio VIII “…per una cultura della Pace…” e il 18 ottobre 2015, lo annovera tra i Senatori Accademici.