Lunedì cinema
La Sicilia del dopoguerra
Danilo Dolci: memoria e utopia
Documentario
Attraverso interviste e contributi filmati, si ripercorre l’esperienza dei primi venti anni di Danilo Dolci in Sicilia, dal 1952 al 1972. Convinto assertore della pace, profeta della non violenza in una terra devastata dalla mafia e dalla miseria, Dolci, considerato il “Gandhi” di Sicilia, è stato per ben tre volte candidato al Premio Nobel per la Pace.
Narrare la vita e l’impegno di Danilo Dolci non è un’impresa semplice. Significa ripercorrere circa cinquant’anni di storia siciliana e italiana, dall’occupazione delle terre alla contestazione studentesca, dal dopoguerra agli anni bui del terrorismo, vicende a cui Dolci si legò in modo più o meno diretto. Il documentario propone i primi vent’anni di Danilo in Sicilia, dal 1952 al 1972, più precisamente dal suo arrivo a Trappeto fino alla costruzione del Centro Educativo di Mirto. La ricostruzione è affidata a immagini di archivi fotografici e audiovisivi e alle pregnanti testimonianze dirette di studiosi e di coloro che con lui hanno collaborato. Il documentario si avvale infatti degli importanti contributi dello storico Giuseppe Casarrubea, di Ludovico Corrao e di Lorenzo Barbera, suo amico e compagno di tante battaglie.
A cura di
Alberto Castiglione
Regista e documentarista da sempre impegnato in tematiche sociali, Castiglione nutre un profondo interesse per la narrazione di storie “contro”. Autore di diversi documentari biografici su figure chiave della storia siciliana e nazionale, tra cui Mauro Rostagno, Aldo Moro e Danilo Dolci, al quale ha dedicato due opere: “Danilo Dolci – memoria e utopia” (2004) e “Verso un mondo nuovo” (2007). Ha all’attivo numerosi premi e riconoscimenti e la direzione di due lungometraggi per il cinema, “Mario soffia sulla cenere” (2016) e “Divina” (2018). Autore di serie per diverse piattaforme streaming, è attualmente responsabile della comunicazione di diverse categorie della Cgil Sicilia.